Il volontariato

Oggi ho fatto un trasporto per l'associazione locale di volontariato dove sono iscritta.Niente di strano,capita spesso di andare a prendere pazienti che non deambulano per accompagnarli con il mezzo di soccorso presso l'ospedale o la clinica a fare visite specialistiche,o riaccompagnarli a casa dopo la dimissione,o viceversa per un ricovero programmato.Stamattina ,come previsto,all'ora stabilita,l'equipaggio era pronto,cosi' siamo partiti.Dovevamo trasferire un paziente oncologico terminale da una struttura all'altra.Quando ho visto il paziente,mi sono sentita profondamente triste,avevo un senso terribile addosso,mi sentivo gli occhi lucidi ma non potevo sprigionare tanta debolezza.Lui,immobile,impotente,consapevole del suo destino,ha abbozzato anche un sorriso.Non poteva neanche parlare ,perchè tracheitizzato.Cercava di comunicare con pochi gesti il fastidio causato dalla barella usata-cucchiaio-e cercava di aggrapparsi a qualcosa.Non lo so' se provare pena e compassione sia giusto,non so' esattamente cosa ho provato,ma avrei voluto potergli alleviare le sue sofferenze.Un viso consumato dalla malattia,un corpo ormai quasi ridotto allo scheletro,2 occhi persi pieni di dolore.E' UNA COSA TREMENDA,COME E' BRUTTISSIMO TROVARSI FACCIA A FACCIA CON QUESTO DOLORE,VEDERE LA MORTE NEGLI OCCHI DI UNA PERSONA,CONOSCERE IL SUO DOLORE E NON POTER FARE NIENTE DI CONCRETO.Mi consola che almeno ho fatto quel che ho potuto.Non è tanto;pero' per quella manciata di minuti gli ho potuto regalare un po' di umanita'.